
“Viste le nuove sfide e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all’agricoltura se non lo stretto necessario e mi avvarrò anche della facoltà di designare un’autorità delegata per l’intelligence di mia fiducia”. A parlare è il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, intervenendo nella mattinata di oggi nell’Aula di Montecitorio. Dopo due anni di polemiche sulla questione (da parte soprattutto di Matteo Renzi), da quando cioè Conte detiene la delega sui servizi segreti, quest’ultimo pare aver ceduto alle pressioni. Pare. Perché, come lui stesso ha anticipato, la delega andrà a una persona di sua fiducia. Si tratterà quindi di una delega proforma? L’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, stando alla legge (l. 3 agosto 2007, n. 124), può essere delegata dal presidente del consiglio dei ministri a un ministro senza portafoglio, a un sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio. Non è improbabile, quindi, che la persona designata da Conte possa essere una figura completamente estranea ai partiti, ma molto vicina al presidente del consiglio. Il nome che circola nelle ultime ore è quello di Riccardo Chieppa, ad oggi segretario generale della presidenza del Consiglio dei Ministri. Classe 1966, Chieppa è un magistrato, già segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e Presidente di sezione del Consiglio di Stato. Che attinenze ci sono tra Roberto Chieppa e i servizi di intelligence? A quanto sembrerebbe, nulla.